giovedì 13 marzo 2008

Un piccolissimo inizio



Oggi, dopo molti anni ho avuto una piccola soddisfazione. Il mio blog ha data i suoi frutti ed io ne sono felice. Mi ha scritto una signora di nome Barbara, mi ha parlato della sua esperienza e mi ha dato il permesso di pubblicare la sua email. Riporto pari pari quello che mi ha scritto, ma ovviamente ometto il suo indirizzo email:

Cara Giuseppina
leggo con piacere e casualmente (non sono neppure praticcissima di blog e cose simili) la tua combattività e lotta contro un sistema istituzionale vergognoso e senza coscenza.
Abbiamo fatto richiesta di adozione oltre un anno fa ed abbiamo avuto un'esperienza che dire raccappricciante è usare un eufemismo.
Abbiamo sentito uscire dalla bocca di psicologhe ed assistenti sociale frasi ai limiti dell'insulto verso chi si propone e dà disponibilità all'adozione, frasi supponenti del tipo "io non ho mai sbagliato un giudizio in vita mia" (neppure Gesù Cristo oserebbe dire tanto!); abbiamo capito subito nei colloqui di gruppo che funzionavano i falsi e gli ipocriti che facevano i "signorsì"; abbiamo assistito e vissuto sulla nosta pelle atteggiamenti palesemente discriminatori in quanto (cito testuali parole) "di livello socio-culturale troppo elevato per poter adottare"; abbiamo visto la psicologa diventare paonazza e con la vena ingrossata in fronte urlare contro mio marito in quanto quando si è dichiarato imprenditore: "sicuramente non vorrà essere come Berlusconi" "scusi ma cosa c'entra Berlusconi in questa sede???" "Ah, perchè non è evidente che è uno psicopatico e che ha avuto rapporti devastanti con la madre nell'infanzia, pertanto lei che fà l'imprenditore non avrà questo esempio? Sarebbe disposto a smettere di lavorare per avere un figlio in adozione?" "Scusi, ma cosa stà dicendo, come mangia la mia famiglia????" e via così... Giuro! Ti sembra normale tutto ciò?
Infine, dato che abbiamo contestato ed espresso chiaramente al giudice che il sistema delle adozioni italiano è una sconfitta del nostro paese, che è un sistema che non dà alcun supporto e suggerimento utile ai futuri geniotori ma che è basato solo sul mantenimento di una pletora di sfigati fannulloni dipendenti delle ASL, che è un sistema dinnanzi al quale bisogna mettersi a 90 gradi ed accettare pedissequamente tutto, anche giudizi assurdi ed inventati sulla propria persona; dato inoltre che abbiamo detto che erano state scritte falsità sulla relazione e che ci sarebbe piaciuto capire perchè, dato che abbiamo chiesto cosa c'entrase la politica in qual contesto e che avremmo portato a conoscienza degli organi di informazione la vergogna di questo sistema... ovviamente hanno espresso parere di non idoneità.
Sono consapevole che anche la nostra battaglia contro la prepotenza di SEMIDEI dai poteri intoccabili sarà inutile, ma perchè non divetate tanti e lottare insieme?
Noi l'abbiamo detto anche al giudice: a noi non importa avere o no l'doneità, viviamo bene e sereni "con il nostro livello socio-culturale troppo elevato" anche da soli e faremo interventi autonomi di aiuto in Africa, ma questo sistema va denunciato, perchè si parla di bambini a cui viene tolto un diritto a causa di una massa di personaggi indegni e supponenti.
In quanti siamo? Non possimao unirci e denunciare pubblicamente le nostre esperienze?
Un caro saluto.
Barbara

(Dopo che le ho mandato la mia email, questa è stata la sua risposta):

Cara Giuseppina
che bello che mi rispondi. Allora funzionano questi blog!
Ti ho trovato sul sito xxxxxxxx, e leggendo la tua storia ho cliccato sopra il tuo nome mi ha rimandato al tuo blog (suppongo) e lì ho trovato la tua mail.
Certo che puoi trasferirla nel tuo blog, ovviamente metti pure il nome ma non la mail.
Mi dispiace molto per la tua piccola, e vedo che anche tu, come me, hai pagato in prima persona. Anche la tua mi pare una storia delirante.
Lo sai che sono stati capaci di dirci che oltre il secondo motivo per cui non ci avrebbero dato l'idoneità, oltre a quello che ti ho citato già nella mia precedente, è il fatto che siamo una coppia troppo unita?
Ma dico, bisogna essere sull'orlo del divorzio, disoccupati ed analfabeti per avere l'idoneità?
Io sono sconcertata, e vorrei davvero che riuscissimo a farci sentire.
Sto già preparando una lettera da inviare ad un importante quotidiano che spero vada pubblicata. Ti farò sapere.
Ma, mi viene in'idea: se mi mandassi anche una tua sintetica storia, potremmo conordare di fare un articolo congiunto in cui raccontiamo la nostre esperienze che pur diverse, rappresentano la prepotenza e la violenza di questi sistemi.
Che ne dici?

Come sempre l'unione fa la forza. Dopo nove anni di lotta solitaria forse è arrivato il momento di unire le forze di tutti quelli che hanno avuto simili esperienze e cercare di cambiare un sistema che non funziona e che riesce solo a fare del male ai bambini. Non sarà facile ma non vedo altro modo per smuovere le acque. Fatemi sapere.


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Esperienze di questo genere non ne ho avuto, ma ultimamente la parola "psicologo/a" mi dà i brividi. Sono a conoscenza di un "caso" (che è in corso attualmente) di cui sono testimone indiretto e c'è di mezzo anche una psicologa. Al momento non posso dire altro perchè la situazione è complicata e delicata e l'ambiente che si sta creando intorno alla vicenda è (secondo me) di estrema gravità. Quando sarà il momento pubblicherò un post su questa vicenda.
Ciao Renato

p.s.: l'nformazione è un'arma importantissima che va sfruttata al massimo

Giuseppina ha detto...

Dammi una mano, caro Renato, aiutiamoli. Grazie di cuore, ciao.
Mi scrivi in privato, mi piacerebbe che tu conoscessi la mia esperienza al limite della legge.
Giuseppina

rosalea ha detto...

Ciao Giuseppina,
ho letto il tuo commento sul mio blog e sono venuta a trovarti.
Bello il tuo blog e molto interessante,dimmi come ti posso essere utile.
Da parte mia non solo c'è la condivisione del tuo dramma ma anche la voglia e il desiderio di fare qualcosa.
Chiaramente il mio è solo un blog,( certo conosco personalmente qualcuno che difende i bambini, come Max Frassi, Marco Marchese ed altri) per cui l'aiuto può essere limitato ad alzare la voce su temi molto sofferti per quel che riguarda i bambini ed il cattivo funzionamento delle istituzioni, ma anche portare a conoscenza di queste persone, fatti gravi che affligono gente onesta a cui non è data la possibilità di donare amore.
Se questo può esserti utile, io sono a disposizione, anche perchè dopo aver letto qualcosa dal tuo blog, mi è venuta una rabbia verso le solite ingiustizie in cui pagano alla fine la gente onesta e i bambini, che mi convince sempre di più che non si può stare in silenzio.
Poi come giustamente dice renato l'informazione è un'arma importantissima che va sfruttata. Quindi...io sono con te.Insieme le nostre voci devono avere il potere di cambiare qualcosa e di diventare un'unica voce.
Sulla storia di Gravina poi...non ti dico quanta rabbia mi fa, vedere come questa situazione si sia trasformata in un vero e proprio scenario pirandelliano.
Ma di questo avremo modo nel tempo di parlarne.
Un abbraccio e fammi sapere.
Mi ha fatto piacere conoscerti.

Anonimo ha detto...

...metto un link dal mio blog al tuo, per questo ennesimo scandalo contro i bambini.

rosalea ha detto...

Ciao Giuseppina,
se mi vuoi scrivere puoi farlo a questo indirizzo:
astrale07@msn.com
A presto allora!
Un abbraccio!

Unknown ha detto...

Ciao Giuseppina interessante il lavoro che stai portando avanti. In effetti in Italia il sistema delle adozioni è molto complicato come tutta la burocrazia del resto....l'Italia non progredisce anche per i limiti morali imposti dalla chiesa...è una vergogna! Ciao

Giuseppina ha detto...

Rosalea, ti ringrazio di cuore, uniamoci, diamo voce a queste infanzie violate. Ti ho scritto una email. Grazie a presto
Giuseppina

Giuseppina ha detto...

Francy grazie di cuore. Ciao Giuseppina :-)

Giuseppina ha detto...

Grazie Vincenzo, dammi una mano, datemi una mano, sostenetemi. Grazie a tutti voi, ciao Giuseppina

Unknown ha detto...

In questo caso credo non sia necessario dare giudizi. La tua esperienza vissuta con i servizi sociali si giudica da sola! E' una vera vergogna che non vengano affrontati seriamente i problemi psicologici di bambini con evidenti disturbi. Adesso non voglio dare la colpa solo alle suore perchè so benissimo che la pedofilia è un fenomeno dilagante in ogni ambiente della società. Dalla chiesa alle famiglie disagiate, dai nonni perversi alle famiglie per bene, so benissimo che è un problema di un'entità rilevante come so benissimo la totale ignoranza delle istituzioni a riguardo. Il caso che hai descritto mette in evidenza la totale inaffidabilità delle istituzione che continuano a non tutelare gli interessi di chi soffre e sta male, di che ha bisogno d'aiuto. Quelle stesse persone che hanno rifiutato di analizzare la gravità psicologica della bambina non meritano di ricoprire incarichi di rilevanza sociale. E' assurdo che ciò accada nel 2008 mentre la tv e i giornali parlano solo di Berlusconi, di Veltroni, delle stronzate di Corona, degli inciuci americani e via dicendo. Bisognerebbe inondare di mail e lettere scritte il Presidente della Repubblica e tutti i politici del nostro paese, ogni giorno senza smettere mai. Noi siamo popolo, siamo solo numeri, siamo pedine, manipolati dai potenti che pensano solo ai nostri interessi. Ma i deboli chi li difende? Sono incazzato più che mai! Se ti arresteranno dovranno arrestare anche me e tutti quelli che come noi ogni giorno denunciano gli scandali del sistema malato che ci attanaglia. Ci denunciassero pure! Ma ricorda che chi lotta e soffre non chinerà mai il capo e morirà gridando le proprie ragioni.
Ciao e ricorda che da oggi non sei più sola nelle tue battaglie...ti ammiro! E sono certo che la tua lotta non sarà vana vedrai..un abbraccio sincero.
Vincenzo Caldarola

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