La Caritas ha indetto una colletta per rifornire di carburante le barche degli imprenditori e professionisti italiani bisognosi. Si legge infatti che molte imbarcazioni di notevoli dimensioni sono risultate appartenere a persone con redditi al limite della sopravvivenza: avvocato napoletano con 150 euro di reddito annuo e barca da 3000 euro mensili di leasing, lavoratore socialmente utile precario che si consolava con il suo dodici metri a motore, signora romana con reddito di 12.000 euro che paga 26.000 euro per l'ormeggio del suo 22 metri, ingegnere veneto che dichiara 7000 euro lordi all'anno e acquista una barca da 160.000 euro, tre auto da 200.000,
che si aggiungono ai 45 immobili ed alla villa veneta. Questi sono solo alcuni esempi di una vasta congrega di nullatenenti. Questa estate si sono sentite lamentazioni continue nei circoli in di Portofino, Capri e Porto Cervo: e siccome la fantasia non manca in Italia si sono studiate tecniche di sopravvivenza per risparmiare sul carburante. Per esempio se uno ha una grossa barca si tira dietro le altre in fila indiana, come le paperelle di Lorenz ( si è visto qualcosa di simile persino a Cavallo, pensate ) Oppure fare finta di fare il pieno, ma mettercene solo poco poco di carburante, uscire e quando si rimane a secco farsi soccorrere dalla Guardia Costiera che così ti riporta a riva senza spesa. La fantasia italiana non ha limite. Immagino che questo inverno molti trasferiranno la residenza sulla barca trasformandola in house-boat e qualcuno addirittura trasformerà il suo bel Benetti in un peschereccio per la pesca delle sardine, oddio c'è un po' di odore ma se si può risparmiare…
che si aggiungono ai 45 immobili ed alla villa veneta. Questi sono solo alcuni esempi di una vasta congrega di nullatenenti. Questa estate si sono sentite lamentazioni continue nei circoli in di Portofino, Capri e Porto Cervo: e siccome la fantasia non manca in Italia si sono studiate tecniche di sopravvivenza per risparmiare sul carburante. Per esempio se uno ha una grossa barca si tira dietro le altre in fila indiana, come le paperelle di Lorenz ( si è visto qualcosa di simile persino a Cavallo, pensate ) Oppure fare finta di fare il pieno, ma mettercene solo poco poco di carburante, uscire e quando si rimane a secco farsi soccorrere dalla Guardia Costiera che così ti riporta a riva senza spesa. La fantasia italiana non ha limite. Immagino che questo inverno molti trasferiranno la residenza sulla barca trasformandola in house-boat e qualcuno addirittura trasformerà il suo bel Benetti in un peschereccio per la pesca delle sardine, oddio c'è un po' di odore ma se si può risparmiare…
1 commento:
Buongiorno. E' la prima volta che vengo a visitare il tuo blog e lo trovo veramente interessante. Se permetti ti invito a visitare il mio e più precisamente a questo indirizzo. Se avrai la pazienza di leggere il post sino in fondo proverai un miscuglio di "rizzitura di capelli, rabbia ecc." http://ilkardone.myblog.it/archive/2008/01/09/stipendi.html,
Infine un saluto e un presto rileggerci.
Karletto
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