martedì 4 novembre 2008

Alla mia piccola principessa

Stasera, guardavo la trasmissione “chi l’ha visto”. Durante la puntata, hanno fatto un appello due ex genitori di un bambino, avuto in affido dalla nascita, fino all’età di 7 anni. Ascoltando il loro racconto, i particolari ed aneddoti del bambino, la mia mente è andata alla mia piccola Z…., la mia piccina avuta in affido. Un particolare mi ha colpita molto, quando raccontavano che il loro “bambino”, a scuola, all’appello, voleva che lo chiamassero con il cognome dei genitori affidatari. Anche la mia piccola Z …, non rispondeva all’appello, se la chiamavano con il suo “vero” cognome. La maestra si arrabbiava e lei rispondeva: “Io sono Z …. S …., l’altro cognome non so chi sia. Il mio papà è R. ed è un dottore e, la mia mamma si chiama P. Cucciola mia, quanto mi manchi, quanto dolore solo per aver sfidato le istituzioni, aver denunciato gli abusi da te subiti nell’istituto in cui eri, fra svariati affidi e rientri. Oggi, mi chiedo, onestamente, se ho fatto bene a denunciare alla Procura della Repubblica, se ho fatto bene a parlare agli assistenti sociali, a fidarmi delle istituzioni. La mia anima è lacerata da tanti dubbi … Ma anch’io, come la famiglia che è andata a “chi l’ha visto”, vorrei diti: “Sappi, piccola mia, Mia principessa, che NOI, papà ed io, non ti abbiamo mai abbandonata e che presto, fra pochi anni, alla tua maggiore età, verremo a cercarti”. La tua “mamma” P.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho vissuto una storia simile, (almeno così'credo). Sono stato "papà" per circa 3 mesi, poi mi hanno portato via la mia bambina.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

scusa ma il tuo messaggio porta confusione sull'affido!!
L'affidamento è temporaneo e cmunque nn può essere un canale promiscuo con l'adozione! Per adottare vengono richiesti parametri molto diversi rispetto a quelli per l'affido (età, stato, ecc..) . Piuttosto mettiamo l'accento sulla superficialità della maggior parte dei servizi territoriali i cui impiegati hanno invece potere anche sul tribunale dei minorenni.
Noi adulti che diamo disponibilità per l'affido sappiamo che il momento dell'arrivederci sarà duro per tutti e il nostro comèpito più difficle sarà quello di accompagnare il minore verso la sua vita reale consapevoli di aver fatto il possibile.
Si piange, è normale(: impossibile non restare imbrigliati nei sntimenti di maternità o paternità)ma abbiamo tutti gli strumenti per sopportare questo dolore. La famiglia è quella naturale, biologica.. altrimenti si opti per l'adozione!

Giuseppina ha detto...

Ciao, mi spiace che tu sia anonimo, spero ripassi a leggere quello che rispondo. Anzitutto ti ringrazio del tuo commento, conosco bene cos'è l'affido, ma proprio perchè lo conosco benissimo, ti dico che per quanto concerne quel tipo d'affido, con la mia piccola principessa, hanno sbagliato tutto, soprattutto perchè non esisteva una famiglia d'origine, non esisteva un progetto d'affido, non ho mai visto un assistente sociale, non ho mai fatto colloqui con nessuno e potrei andare avanti all'infinito, fino ad arrivare alla denuncia alla Procura della Repubblica. E' difficile spiegarsi, in un blog, oppure in una semplice lettera scritta da me, alla MIA piccola. Spero di rileggerti ancora. Grazie e buona giornata. Ciao Giuseppina

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