"I bambini che hanno subito violenze sessuali, anche le meno gravi, si convincono di essere i colpevoli di quanto è avvenuto, e di non essere più adatti a una vita normale. Una colpa che ti porti dietro per tutta la vita. E se le ferite sono state curate e si chiudono, restano comunque le cicatrici".
Partendo da questa frase, copiata nell'articolo di Luca Barbareschi nella sezione "Bambini" di questo blog,
mi soffermo su questo punto, per fare alcune mie considerazioni ....
Si parla tanto dei pedofili, della prevenzione, se fare o meno la castrazione chimica a questi "soggetti?", ecc ...
Ma, ci siamo mai chiesti, quali e quanti sono i "problemi", i segni devastanti, che un bambino "abusato" divenuto adulto si porta dietro?
Chi mai aiuterà questi "adulti" ad elaborare il senso di colpa?
Chi mai capirà le grandi sofferenze che si portano dentro?
Chi sarà così "disponibile" a voler dividere una vita con queste persone, quando si hanno tutti questi problemi?
Chi mai vorrà farsi "carico" di tutto ciò?
Molte volte, queste persone, non riescono a rapportarsi con l'altro sesso, non riescono ad avere un rapporto "sano" con loro, ci sono donne che si "castrano" per paura di fare sesso, per paura di essere ancora usate, "abusate".
Avete mai pensato alla grande sofferenza di quelle cicatrici appena chiuse, ma che si riaprono ed iniziano a sanguinare alla prima delusione?
Donne molestate o abusate da piccole che non conoscono cosa sia l'autostima, che hanno una personalità fragile, che bevono o fanno uso di psicofarmaci, perchè non riescono a venirne fuori.
Ci sono delle ferite dell'anima che non si riescono ad elaborare nemmeno con la psicanalisi di anni ed anni, perchè molto dipende anche da come sono state interiorizzate, da come quel senso di colpa che si portano dietro, ha lacerato e fatto a brandelli la loro anima.
Molti dicono: "basta volersi bene" ...
Certo, è facile dire questo ma, come si fa a volersi bene, quando questi/e maiali hanno infangato e sporcato l'innocenza, hanno violentato la tua infanzia?
E cosa dire, quando ascolti gli altri, quelli che io chiamo "saputelli": "Il destino ce lo creiamo noi" ...
Certo, ma noi non siamo il prodotto del nostro vissuto o passato?
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Giuseppina
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