Tutti i sistemi sanitari del mondo stanno arrivando alla bancarotta nel tentativo impossibile di spostare sempre più in là il capolinea della vita. L’unica via di uscita è il perseguimento di una medicina sostenibile, che sappia accettare i limiti imposti dalla biologia e non si accanisca con tecniche costose. I fattori che determinano l’insostenibilità della medicina sono: l’invecchiamento della popolazione ( un anziano costa quattro volte un giovane), il progresso tecnico selvaggio e poco utile, e le pretese del pubblico. Negli ultimi cinquant’anni la vita media è passata da 50 a 75 anni, più dovuto al miglioramento dello stile di vita che alla medicina. Dobbiamo recuperare il senso dei cicli vitali. A 70 anni il ciclo si avvia a compimento: l’uomo moderno non accetta che a quella età incomincia il declino contro il quale è inutile accanirsi. La medicina a questa età deve spostarsi dall’interventismo tecnologico alla gestione ottimale delle patologie croniche. Con l’ideale da perseguire di una vita lunga nel pieno vigore seguita da una rapida morte. L’ultraottantenne oggi prende dieci medicine al giorno, con il corpo invaso da malattie croniche devastanti. I grandi successi della medicina sono alle spalle, il futuro non riserverà altre sorprese perché la vita è arrivata al suo limite biologico. Oggi le biotecnologia stanno inseguendo il mito della immortalità. La medicina va indirizzata a salvare la vita a chi rischia una morte prematura. Dobbiamo orientare la medicina verso una prospettiva di benefici non solo individuali, ma di popolazione: i più importanti determinanti per la salute sono il livello di educazione, un lavoro fisso ed una buona alimentazione. In medicina possiamo modulare diversamente gli investimenti, togliendo enfasi all’high-tech e concentrandoci sulla promozione di stili di vita sani, sulla prevenzione e su una migliore gestione delle malattie croniche invalidanti
Il peggior peccato contro i nostri simili non è l'odio, ma l'indifferenza: questa è l'essenza della disumanità.
giovedì 10 gennaio 2008
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perchè rifiorirò
la prossima stagione".
Dà il Sole gran calore
ma più del Sole il cuore."
2 commenti:
CIAO GIUSEPPINA, SCUSA LA MIA INTRUSIONE, SONO JESSICA DA CATANIA, MIO FIGLIO MATTIA HA BISOGNO DI CURE COSTOSISSIME NEGLI U.S.A., LA TERAPIA E' MOLTO COSTOSA, MA SE POSSIAMO INSIEME CI RIUSCIREMO A CORONARE IL SOGNO DEL PICCOLO..
CIAO...
LASCIATE COMMENTO!
Ciao!
Esiste una legge in Italia che garantisce quelle terapie in centri autorizzati e riconosciuti, che non possono essere effettuate in Italia.
Cosa ne pensano i centri neurologici più avanzati, come il "Besta" di Milano?
Ciao Giuseppina
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