L’indifferente è il peso morto della società. Nel mondo il male cresce nell’ombra, ma è aiutato dalla presenza dell’indifferenza. Pochi si domandano “ Quale è il mio dovere, il mio posto, la mia partecipazione?” L’indifferente volta le spalle al mondo e ai suoi simili.
Leggendo un po’ di testate giornalistiche, mi è saltato all’occhio la testimonianza di ieri della Sig.ra Carlucci su una testata giornalistica ed un commento che riporto:
Rosa Carlucci, che ora vive in una comunità protetta in provincia di Brindisi, è tornata a spiegare la situazione difficile vissuta da Francesco e Salvatore. «I miei figli - ha raccontato - hanno sofferto perchè hanno sempre manifestato disagio e paure. In più occasioni lo hanno anche ribadito al Tribunale dei minori o agli assistenti sociali. Però a quanto pare non sono mai stati presi in considerazione. Lascio che sia la magistratura a valutare. Loro hanno del materiale e sanno a chi si riferivano i miei figli quando dicevano di avere paura».
Soffermandosi su eventuali colpe e negligenze, la madre di Francesco e Salvatore, ha detto: «Dal mio punto di vista - ha affermato Rosa Carlucci - l'unica negligenza la addosserei ai soccorritori che entrano in quei pozzi. Questo sì. Perchè non hanno ispezionato adeguatamente gli interni di questi pozzi? Io mi sento in colpa per non aver mandato al diavolo le istituzioni e averli protetti abbastanza per evitare anche questo dramma. Mi sento in colpa per non aver detto o gridato abbastanza agli assistenti sociali o al tribunale: salvate i miei figli. Oggi pretendo che venga fatta giustizia. Il mio sogno - ha concluso - è che avvenga una degna sepoltura, almeno questo».
Questo il commento di una signora:
Due anime innocenti hanno pagato con la propria vita"l'ignoranza folle" di una famiglia disagiata moralmente e priva di istruzione. Ciccio e Tore non meritavano certi genitori. In questo caso per me non erano i figli ad essere affidati al padre o alla madre, ai genitori li avrei mandati in un istituto a rieducarsi, a prescindere se sono separati o no. I figli vanno "protetti" in qualsiasi caso. Le istituzioni, i servizi sociali..facciano l'esame di coscienza, potevano essere salvati.
Lungi da me fare processi o permettermi il “lusso” di andare contro un Tribunale dei Minori, ma credo, che il pensare ad alta voce, non mi è vietato. Mi attengo ai fatti
1998/1999 mi affidano una bambina che aveva già avuto altri affidi, andati male, ovviamente, forse, perché noi famiglie affidatarie non eravamo all’altezza. Quando denuncio alcune omissioni, fanno in modo che io revochi l’affido.
1999 trovato Marco sulla tangenziale di Milano, un bambino di 9 anni, che scappava dalla mamma biologica, per andare da quella che lui considerava la sua vera mamma, la “suora”, a soli 1.000 km di distanza.
2006 due bambini scappano per sfuggire al papà violento (a detta delle istituzioni), purtroppo, sappiamo tutti la fine che hanno fatto questi due cuccioli di bambini, Ciccio e Tore. E forse dobbiamo ringraziare qualcuno che, disgraziatamente finito nello stesso pozzo ed ancora grazie al vigile del fuoco che “illuminato” da non so chi, ha fatto un giro nella grotta per cercare una via di uscita.
2007 una bambina di 13 anni, dopo aver subito violenza da 4 ragazzini, che aveva denunciato una prima violenza e non hanno trovato riscontri, si suicida (http://blog.libero.it/Iosocarmela/)
Ma ancora, quante coincidenze, analogie, in due Tribunali dei Minori della stessa Regione, assistenti sociali, psicologi, ecc ... Questi "fatti" sono i più eclatanti, ma quanti altri nelle Regioni italiane che non conosciamo?
Non voglio commentare, non voglio giudicare, ma secondo voi, SE I GIUDICI HANNO SBAGLIATO DEVONO PAGARE?
Lancio un appello a chi crede di aver subito un torto, avrebbe voglia di lasciare la sua testimonianza, senza avere la solita paura di esporsi?
Tengo a precisare che io non posso chiedere nessun risarcimento, ed il mio scopo è solo quello di poter mettere a conoscenza più persone possibili, solo ed esclusivamente per un fatto sociale, perché a mio parere questi abusi devono finire.
Il peggior peccato contro i nostri simili non è l'odio, ma l'indifferenza: questa è l'essenza della disumanità.
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