Questo articolo è stato integralmente copiato dal giornale: Puglia D’Oggi, con il consenso dell’estensore, avv. Metta Franco, mio carissimo amico.
Il papà piange, la Gip va in tv
Mi per … Metta, Direttore.
E’ sabato quando usciamo in edicola e Pappalardi sta ancora in galera. Giovedì lo hanno interrogato. Giovedì. Stamattina, venerdì, al Giornale radio Rai uno, c’era l’intervista alla Gip che l’ha interrogato. Che barbarie.
Tu mi interroghi. Io piango. Tu sei abilitata ad andarlo a raccontare a tutto il mondo. E perché? Che notizia è? Quale diritto hai?
Ma se i morti non sono morti ammazzati, non è che Pappalardi non è assassino, è che non esiste un omicidio. Ma intanto va avanti la manfrina.
Il Csm si riunisce preoccupato. Saranno affranti per la sorte di un padre incarcerato, che non è andato ai funerali dei figli, che ne ha appreso in cella la fine orribile?
No!!! E quando mai?
Il Csm è affranto per le sorti dei poveri indifesi giudici baresi. Si chiama
Si tranquillizzi il Csm, a Bari i giudici si proteggono da soli. Al Comune, alla Camera, al Senato. Tre inchieste: un seggio in Parlamento. Senza nemmeno l’obbligo di aver individuato i colpevoli giusti.
Coraggio dott. Antonino Lupo, quindi, nel Suo futuro c’è almeno un seggio al Consiglio regionale.
E che c…o: il minimo.
Ma, caro Direttore. Ci sono le intercettazioni ambientali. A Telenorba le hanno fatte sentire; e anche a Matrix. Embè: Non si capiva un c….o; quel poco che si capiva era in dialetto e tradotto in maniera tendenziosa. Complimenti.
Un’altra pagina di civiltà giuridica. Io ne avrei qualcuna da segnalare. Da aggiungere.
Tipo … Le intercettazioni ambientali disposte dalla Procura, eseguita dai carabinieri, trascritte da PREGIUDICATI, protagonisti delle stesse intercettazioni. Si portarono a casa le bobine, le misero sul loro registratore, trascrissero le conversazioni e le mandarono al Pm. Per fare arrestare i rivali e incidentalmente per scagionarsi da ogni accusa.
Fantasia? No! Processo cosiddetto Iscaro-Saburo, in corso presso la Corte di assise di Foggia. Prossima udienza, per chi volesse controllare, l’11 marzo.
Venghino, venghino, signori, a vedere la donna barbuta.
Oppure, tipo …
Intercettazioni in stretto dialetto lucerino. Perito trascrittore di Torino o giù di lì.
Difesa: "Ma Lei comprende il lucerino?"
Perito: "
"
Miei c…….ni!! La scienza applicata al diritto.
Fantasia? No!! Processo Svevia, in appello tra qualche mese.
O ancora, tipo …
Giorni di intercettazioni ambientali. L’ascoltatore scatta in piedi, trafelato.
“Ha detto che prende la pistola”.
Fuori tutti. Sirene spiegate. Ecco il bandito, davanti alla fermata del pulmann per Manfredonia. Siamo a Monte Sant’Angelo.
Perquisizione, ma di pistola nemmeno l’ombra.
Eppure l’aveva detto chiaro.
Risentono la registrazione. L’ha detto in dialetto, ma il senso è chiaro.
“Prendo u pust’l”. Tradotto pistola da un
Il “ postale” sarebbe. E meno male che era Monte e non Bari.
Perché a Bari, di questi tempi, o hai detto pust’l o hai detto pistola finisci in galera lo stesso.
2 commenti:
Ciao carissima Giuseppina davvero sconvolgente la giustizia italiana! Fai bene a diffondere una realtà oscurata....grazie.
Grazie a te per aver lasciato un commento. E' proprio "sconvolgente" ... Ciao.
Giuseppina
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