giovedì 8 maggio 2008

8 Maggio 1999

Oggi, 9 anni fa, con papà e te siamo andati al Tribunale dei Minori di B... Finalmente dopo tante raccomandate A/R, telefonate, telegrammi di solleciti, ci hanno ricevuto. Siamo andati per parlare di te, piccola mia ... Per spiegare tutte le difficoltà che abbiamo avuto durante l'affido; per portare la relazione della neuropsichiatra infantile, per poter avere l'utorizzazione ed aiutarti ad elaborare i tuoi vissuti, dopo tutte le “confidenze” che avevi fatto alle maestre dell'asilo, a papà, a me.Per raccontare tutte le difficoltà che abbiamo affrontato in questo breve percorso come famiglia affidataria. Per dire che non abbiamo avuto nessun supporto “tecnico” da parte degli assistenti sociali. Per dire che in 9 mesi che sei stata con noi, non abbiamo mai avuto il “piacere” di conoscere una sola assistente sociale.

Tu eri bellissima con il tuo vestitito beige con il colletto ed i polsini bianchi, con lo “scaldacuore” bianco, e scarpe inglesi marroni. Papà ed io, avevamo la morte nel cuore: ti guardavamo saltellare, giocare con l'assistente del giudice minorile, ma ogni tanto ci guardavi, avevi gli occhi tristi, eri irrequieta ... La signora ogni tanto ci diceva: “Come fate a sopportare la vivacità di questa bimba?”.Cucciola, lei non conosceva la tua intelligenza, lei non conosceva la tua dolcezza quando mi portavi i fiorellini raccolti nel giardino, il tuo vissuto, i tuoi abbandoni ...
Con il nostro, era il terzo abbandono che subivi ...
Papà ed io, non volevamo lasciarti, volevamo solo avere l'autorizzazione per poterti far star meglio ...
Parliamo con il giudice, insieme al giudice onorario (sai quello che tu chiamavi “ciccione”), spieghiamo tutto, denunciamo le varie omissioni e si assentano per 5 minuti.
Ritornano e dicono: “Sigg. S...... , non eravamo al corrente delle problematiche della bambina, delle omissioni delle assistenti sociali, ogni 3 mesi hanno sempre relazionato, in positivo, l'andamento dell'affido (falsissimo), dovete darci il tempo di organizzare il tutto a Milano. Trovare una struttura protetta e voi come famiglia affidataria, dovete prendere l'impegno di accompagnarla e riprenderla ogni giorno. Per cui, per questioni di urgenza e per il vostro rientro a 1.000 Km, emettiamo un decreto urgente di revoca dell'affido, la bambina rientra per un breve periodo all'istituto di suore, dove era prima, fra 1 mese, il tempo di organizzare il tutto, voi ci mandate un fax di accettazione e stabiliamo le modalità per riprendere la bambina”.
Noi ... Ingenui ... abbiamo accettato e sottoscritto, convinti sempre di parlare con persone a modo, serie e professionali nel lavoro.
Piccolo tesoro, siamo tornati a casa dai nonni, abbiamo pranzato, tu veramente quasi nulla, come tutti noi. Poi, ti abbiamo accompagnata all'istituto dalle suore. Ti portavo in braccio, ad un certo punto hai visto la suora e sfidandola, guardandola negli occhi le hai detto: “La mia mamma ha detto che non posso mentire al giudice ed io dirò tutta la verità”. Risposta della suora: “Quale verità, le tue fantasie?”. Sai piccola, non riesco a darmi pace, non riesco a trovare un po' di serenità, mi sento così in colpa per averti lasciata, per aver creduto nelle istituzioni, per aver cercato di spiegare le difficoltà che abbiamo incontrato durante il percorso dell'affido. L'ultima volta che ci siamo sentite per telefono mi hai detto: “Io, mamma, venire a cercare te? Non ci penso nemmeno, sono le mamme che cercano i figli”. Ti sto cercando Z...., ti cerco da sempre e se sono ancora in vita, se sono ancora qui è perchè ho un compito, un obiettivo nella vita: “cercarti ed aiutarti, perchè aiutando te, forse la mia anima avrà un po' di pace. Non sia mai che tu debba soffrire come ho sofferto io”.
Non disturberemo la tua serenità ... Papà (il tuo papà che ti ha “cucito” la fronte con 5 punti, la vedi la cicatrice che porti sulla fronte?) ed io, saremo sereni solo nel momento in cui sapremo che stai bene, che sei serena in una nuova famiglia e che ti vogliono tanto bene.
Perdonami piccola, stasera sono emozionata, non riesco nemmeno a scrivere ... Ma vorrei tanto che tu sapessi che sei sempre con noi ... Nei nostri cuori ... Tutti i giorni, quando pensiamo alla nostra "cucciolotta" (come ti chiamava il papà), abbiamo sempre gli occhi lucidi ...
Ci manchi ...

Papà R. e mamma P.

5 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Giuseppina davvero triste la tua storia! Mi dispiace per ciò che stai passando e ti sono vicino perché percepisco la tua sincerità e la tua onestà…in bocca al lupo per il tuo futuro a te a tutta la tua famiglia, e alla piccola che ti manca tanto…un abbraccio!
Vincenzo Caldarola

Unknown ha detto...

Ciao Giuseppina davvero triste la tua storia! Mi dispiace per ciò che stai passando e ti sono vicino perché percepisco la tua sincerità e la tua onestà…in bocca al lupo per il tuo futuro a te a tutta la tua famiglia, e alla piccola che ti manca tanto…un abbraccio!
Vincenzo Caldarola

Giuseppina ha detto...

Ciao Vincenzo, sei una persona dolcissima e che ho imparato a stimare per la tua grande disponibilità e bontà. Te lo dico con il cuore ... Potresti essere quasi mio figlio :-)). Grazie Vincenzo per le tue bellissime parole. La piccola mi manca tantissimo ... Un abbraccio dal profondo del mio cuore. Ciao, Giuseppina

Anonimo ha detto...

parole intense, piene di emozione, di amarezza e di tanto altro ancora...
visito con piacere questo tuo spazio dove si avverte lo spessore di una persona impegnata, nella vita e nel sociale.
grazie per la tua visita e per il commento sulla Patagonia.
un saluto

Giuseppina ha detto...

Grazie a te Giancarlo, attraverso le tue foto, mi hai fatto rivivere il mio favoloso viaggio in Patagonia. Grazie per le tue belle parole. Ciao

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