domenica 27 luglio 2008

Il falso buonismo ...

Vivo a Milano, spesso vado al supermercato e vedo vecchietti che al massimo comprano 1 litro di latte e dei biscotti; vecchietti soli, ingobbati, che trascinano la loro borsa della spesa semivuota, molte volte costretti anche a rubare per mangiare ... Poi, leggo, attraverso i blogger, post dove tutti si preoccupano di aiutare gli extracomunitari, i rom, di difendere i loro diritti … Ma se tutti noi, alzassimo il culo (scusate il francesismo), ed andassimo veramente ad aiutare il nostro vicino di casa, non sarebbe meglio di tanti paroloni che trovano il tempo del buonismo assurdo ed ipocrita (se pò dì?) ? E cosa dire di quelle "brave persone" che lasciano i loro genitori nelle case di cure, perchè anche loro hanno diritto alle vacanze?
Se avete voglia, guardate questo video ed ascoltate le parole di questa canzone: "I VECCHI" ...
Cosa faccio io per loro? Un giorno ve lo dirò ...

Giuseppina


i vecchi sulle panchine dei giardini

succhiano fili d'aria e un vento di ricordi

il segno del cappello sulle teste da pulcini

i vecchi mezzi ciechi i vecchi mezzi sordi

i vecchi che si addannano alle bocce

mattine lucide di festa che si può dormire

gli occhiali per vederci da vicino a misurar le gocce

per una malattia difficile da dire

i vecchi tosse secca che non dormono di notte

seduti in pizzo al letto a riposare la stanchezza

si mangiano i sospiri e un po' di mele cotte

i vecchi senza un corpo i vecchi senza una carezza

i vecchi un po' contadini

che nel cielo sperano e temono il cielo

voci bruciate dal fumo dai grappini di un'osteria

i vecchi vecchie canaglie

sempre pieni di sputi e consigli

i vecchi senza più figlie questi figli che non

chiamano mai

i vecchi che portano il mangiare per i gatti

e come i gatti frugano tra i rifiuti

le ossa piene di rumori e smorfie e versi un po' da

matti

i vecchi che non sono mai cresciuti

i vecchi anima bianca di calce in controluce

occhi annacquati dalla pioggia della vita

i vecchi soli come i pali della luce

e dover vivere fino alla morte che fatica

i vecchi cuori di pezza

un vecchio cane e una pena al guinzaglio

confusi inciampano di tenerezza e brontolando se

ne vanno via

i vecchi invecchiano piano

con una piccola busta della spesa

quelli che tornano in chiesa lasciano fuori

bestemmie e fanno pace con Dio

i vecchi povere stelle

i vecchi povere patte sbottonate

guance da spose arrossate di mal di cuore e di

nostalgia

i vecchi sempre tra i piedi

chiusi in cucina se viene qualcuno

i vecchi che non li vuole nessuno i vecchi da

buttare via

ma i vecchi, i vecchi, se avessi un'auto da

caricarne tanti

mi piacerebbe un giorno portarli al mare

arrotolargli i pantaloni e prendermeli in braccio

tutti quanti

sedia sediola... oggi si vola... e attenti a non sudare

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E' sempre molto difficile parlare di se ... meglio scoprirlo ... Il ricordo è un traditore che ferisce alle spalle. Il ricordo è un consolatore molesto (Sören Kierkegaard)
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